Cos’è l’agroforestazione?
L’agroforestazione (agroforestry) o agroselvicoltura è l’insieme dei sistemi agricoli che vedono la coltivazione di specie arboree e/o arbustive perenni, consociate a seminativi e/o pascoli, nella stessa unità di superficie.
Tali sistemi rappresentano la più comune forma di uso del suolo nei paesi della fascia tropicale ed equatoriale. Nei paesi ad agricoltura intensiva, quali quelli dell’UE, a partire dagli anni ‘50-‘60 dello scorso secolo, la meccanizzazione agricola e la tendenza alla monocoltura hanno determinato una drastica riduzione dei sistemi agroforestali che erano
invece la norma in passato (es. seminativi arborati, pascoli arborati,
ecc.). Sistemi tradizionali sono ancora presenti in vaste aree dei paesi del
Mediterraneo, tra cui l’Italia, soprattutto nelle aree più marginali e
meno vocate all’agricoltura intensiva.
Perchè l’agroforestry sta rapidamente tornando attuale… (vedi)
Presentazione introduttiva all’agroforestazione (download)
L’agroforestry si distingue in diverse tipologie:
- Sistemi silvoarabili, in cui si sviluppano specie arboree (da legno, da frutto o altro prodotto), e specie erbacee colturali.
- Sistemi silvopastorali, in cui allevamento e arboricoltura (da legno o frutto) convivono nella stessa area;
- Sistemi lineari, in cui siepi, frangivento o fasce tampone ai bordi dei campi, svolgono una funzione di tutela per gli agro-ecosistemi e di “difesa” per le superfici agricole);
- Fasce ripariali, in cui specie arboree e arbustive si mettono agli argini dei corsi d’acqua, per proteggerli da degrado, erosione ed inquinamento;
- Coltivazioni in foresta, (coltivazione di funghi, frutti di bosco e prodotti non legnosi in genere, nella foresta.