Un nuovo logo per AIAF!
Come rappresentare l’agroforestazione in Italia?
Non è facile rappresentare la complessità dei sistemi agroforestali, combinare in maniera integrata, in uno spazio limitatissimo, come quello di un logo, l’elemento arboreo, la pratica agricola e quella zootecnica. E come comunicare che questo piccolissimo disegno indica un sistema mediterraneo?
E, ancora, come riconoscersi in questo logo e fare in modo che possa colpire l’immaginario di chi, magari per la prima volta, incontra il mondo dell’agroforestazione?
La sfida non è stata semplice e per questo ci siamo affidati alla creatività dalla grafica e designer Sabina Era che ci ha proposto un logo ricco di suggestioni grafiche.
L’albero e l’albero-arbusto diventano il corpo della pecora, i fusti degli alberi le sue zampe dell’animale. Le linee tratteggiate i campi arati.
Perché la pecora? Se la componente animale è obbligatoria poiché non avrebbe senso immaginare un sistema agroforestale in Italia senza considerare i sistemi silvopastorali, ci siano chiesti quale fosse l’animale più rappresentativo in un pascolo della penisola e delle isole. Gli ovini sono forse i “più potenti” nell’immaginario pastorale e in questo momento forse anche quello più in sofferenza, sicuramente nelle aree marginali.
La semplicità di linee, punti, archi e semicerchi articolati e tra loro integrati in un vivace gioco di colori (ma il logo istituzionale dell’associazione sarà nero) ben si presta però anche a una destrutturazione del disegno i cui elementi grafici potranno essere ricomposti nella rappresentazione diversificata dei numerosi sistemi agroforestali esistenti in Italia.
Il nuovo logo intende dare visibilità nuova attraverso un concept e una visual communication che devono essere sostenuti da un simbolo che, speriamo, susciti simpatia, curiosità, desiderio di andare oltre i segni grafici rilanciando sia contenuti nuovi sia contenuti radicati nel tempo.
Vi piace? Diamo un nome alla mascotte?